Qualche giorno fa il mio cane (un french bulldog di 15 kili) è stato attaccato da un labrador gigante di 70 kili che girava libero e senza il guinzaglio. Il mio cane è stato letteralmente buttato a terra. Si è fatto male. Il suo lato destro è gonfio, ha graffi e lividi.
Ebbene, si è alzato di scatto e per tutta risposta ha messo KO il labrador attaccandolo alle palle. Si, alle palle signori e signore. Gliele ha praticamente staccate.
Una scena raccapricciante. Una scena di istinto, di sopravvivenza, di forza, ma soprattutto …. una scena che ha raccontato in poche parole l’attitudine.
Quella stessa attitudine guerriera che, se nei cani è normale mentre è discutibile per le convezioni sociali odierne … è però necessaria in alcuni sport, come il Pugilato.
Perché racconto questo?
Perché nonostante io non sia un’esperta di Pugilato, ho trovato il caso Carini al limite del vergognoso. La critica non è solo dal punto di vista del concetto stesso di forza, preparazione e sportività, ma anche rilevante se si pensa al femminismo, movimento che io sposo da sempre.
Dando per scontato che sappiate cosa è successo, posso solo commentare con pochi punti rilevanti.
Essere o non essere donna.
Preparatevi perché quello che sto per dire potrebbe essere scioccante per molti di voi!
Imane Khelif è nata con la vagina.
E non solo!
Gareggia da quando era bambina nella categoria femminile, pensa un po’ … contro altre bambine!
Alle Olimpiadi di Tokyo nel 2020 è stata sconfitta da una pugile irlandese di nome Kellie Harrington. Mentre ai campionati mondiali di pugilato dilettanti femminili del 2022 è stata battura da un’altra irlandese di nome Amy Broadhurst.
Ora, al di là dell’ancora inspiegabile motivo per cui Angela Carini ha deciso di ritirarsi dalla gara a pochi secondi dall’inizio, dopo solo un paio di pugni, quello veramente fastidioso dal mio punto di vista è tutto il discorso sulla legittimità della partecipazione o meno di Imane in quella gara.
Legittimazione che per molti non ha a causa del suo aspetto mascolino.
Si, l’ho detto. Senza troppi giri di parole. Senza il politically correct. Lo ripeto: Imane ha un aspetto mascolino e per questo, per molti, non era legittimata a partecipare nella categoria femminile.
Voi immaginatevi di essere ammesse alle olimpiadi, di lavorare sodo, di fare sacrifici. Immaginatevi che, ancora prima di iniziare, vi definiscono “uomo algerino” per un testosterone più alto della media. Immaginatevi di ritrovarvi oggetto di un’ondata di odio e discriminazioni solo perché un’altra donna si è arresa dopo nemmeno 40 secondi dall’inizio del match, terrorizzata, Dio solo sa perché, da voi. Immaginate che per questo venite definita trans solo perché per qualcuno non siete abbastanza donna.
Ora immaginate come vi sentireste, a sapere che avete un’anomalia, ma siete nate donne e vi sentite donne. Immaginate che, di fronte a tutta questa merda che vi sta cadendo addosso, c’è vostro padre e vostra madre che vi guardano.
Io non oso nemmeno pensare a come si debba essere sentita Imane.
Tutto questo nasce dall’Italianità e dalla sua ignoranza.
Carini non è la prima donna a combattere contro la pugile Algerina. E Imane Khelif ha una breve carriera fatta di molte sconfitte. Non è imbattibile e non è spaventosa.
L’unica ad essere scoppiata in lacrime dopo un solo pugno è stata la nostra connazionale.
Come Italiana non commento neanche la stupidità della nostra Politica e della gente.
Ma come donna …. non mi sono mai vergognata tanto.
Imane Khelif è nata con la vagina e si sente donna. Punto. E vado a capo.
È una donna. E qui, rimetto il punto.
Nessuno dovrebbe permettersi di definirla diversamente per il suo aspetto.
Tralascio il mio pensiero su quelli che chiamo “gli ometti” … creature di sesso maschile col cervello che si ricarica a gettoni. Ma come viene in mente al mio stesso sesso dopo anni di femminismo, di lotte, di rivendicazioni per l’indipendenza e per combattere quegli che sono gli standard estetici imposti e la libertà sul proprio corpo. Come vi viene in mente di deridere una donna per il suo aspetto?
Queste sono le cose che mi fanno incazzare già dai tempi dello scandalo causato dalla modella Armine Harutyunyan da sempre considerata “troppo uomo e brutta” per sfilare per Gucci.
Non si vince un match solo con la prestazione fisica.
Al di là di quello che penso e di tutta la vergogna che provo per l’odio e l’ignoranza contro Imane … vorrei aggiungere solo una cosa. Gli scontri corpo a corpo non si vincono solo con la prestazione fisica. Ma soprattutto con l’intelligenza.
Quanto poteva essere spaventato ieri il mio cane da quell’enorme labrador? Ma si è alzato e l’ha messo KO.
E se questo non vi basta a farvi comprendere il punto e a dimostrare che le ansie di avere di fronte un titano tutto muscoli della Carini erano totalmente infondate … vi lascio a un KO che la maggior parte delle persone ancora stenta a credere.
Siate onesti .. l’avreste mai indovinato l’esito del match?
No … forse perchè come la Carini pensate che i muscoloni sono tutto.